Lega Nazionale delle Associazioni Albanesi e Arberesh in Italia

LA PROVINCIA DI PERUGIA 3 dicembre 2004

Diverse centinaia di albanesi in festa, tra musiche e danze tradizionali, hanno ricordato domenica a Gubbio il loro ultimo re , quel Genzio morto 2150 anni fa proprio nella citta' umbra, e noto per avere dato il suo nome alla genziana, pianta che egli stesso utilizzava per guarire le ferite da guerra. A Gubbio si e' svolto infatti il raduno della Lega nazionale delle associazioni Albanesi d' Italia - che sono circa 35 - e delle comunita' Arbereshe, per la celebrazione della ''Festa dell' indipendenza'', in occasione del 92/o anniversario dell'indipendenza dell' Albania dall'impero Ottomano, e del 2150/o anniversario della morte del re Genzio , ultimo re dell'Illiria, vinto a Scutari e fatto prigioniero dai romani a seguito dalla conquista della regione. Dopo la battaglia, il re Genzio venne condotto a Roma, trascinato in catene. Conclusa l'umiliazione fu portato a Spoleto, ma avendo rifiutato gli spoletini la sua custodia, la famiglia reale venne trasferita a Gubbio dove il re Genzio morì. ''In questa citta' la nostra comunita' albanese si trova come a casa sua - ha detto oggi il presidente della Lega delle associazioni albanesi Alban Kraja, che vive a Rimini - e saremo sempre piu' presenti a Gubbio che puo' diventare un punto di incontro ed una nostra meta turistica. Questo luogo fa parte della nostra storia piu' antica. Noi abbiamo un legame anche a livello di Dna, perche' in questa citta' si trova la tomba del nostro ultimo re Genzio ''. Sulla attribuzione del mausoleo indicato dalle associazioni albanesi come tomba del re , e' in corso da tempo un dibattito culturale sostenuto da alcuni esperti, fra i quali l' etnobotanico eugubino Giuseppe Nardelli, che ha piu' volte approfondito questa ipotesi in convegni dedicati al re Genzio e in particolare alla genziana.